Gualandi \
Gualandi "LO SMILZO" Gianni -
Figura di un certo peso nel novero dei ciclisti del gruppo,si staglia per le
sue spiccate capacità tattiche. Volate all’ultimo respiro? Fughe bidone da
lontano? Imprevedibili attacchi in salita? Siete fuori strada: dimenticate la
parte “ciclo culturale”, perché è nell’”enogastro” che lo smilzo mostra queste
sue doti speciali. Avviene infatti che mentre il popolo bue si accanisce sulle
prime portate, sgomitando e abbruttendosi per un piatto di lenticchie o poco
più, sottoponendo il proprio apparato gastrico ad un effimera abbuffata, egli
attende che i cadaveri dei nemici gli transitino davanti, e, con la calma
propria dei forti, ne ripulisce i piatti uno dopo l’altro, con una
inesorabilità vicina all’ineluttabile: resti di insalate, ossi, stinchi, vassoi
in acciaio, posate, intere portate avanzate in cucina, tutto rientra fatalmente
nel suo gorgo, dove la materia ricaduta nel buco nero subisce trasformazioni
che i più sfortunati vengono poi a conoscere nelle ore immediatamente
successive. Domandate per credere a quel ciclista francese che osò succhiargli
la ruota sulle rampe del ventoux: “Ma che puzon terible!”
Da qualche tempo in qua lo smilzo tiene ben salda tra le mani la bisaccia del
denaro del gruppo (tesoriere), e lo fa egregiamente